Concorso di progettazione | Progetto segnalato. Realizzazione della nuova scuola secondaria di 1° Grado “Dante Arfelli” di viale Torino a Cesenatico. La nuova scuola secondaria si distingue come un modello di progettazione moderna e rispettosa dell’ambiente. In prossimità dell’area non esistono elementi costruiti di particolare rilevanza architettonica o formale tali da condizionare la conformazione del complesso. La caratterizzazione prevalente, pertanto, è data dalla presenza appunto di ampie macchie verdi e boschive, che, se osservate dall’alto, configurano un grande polmone verde a “T”, tra i quali, inoltre, sorgono minute abitazioni che connotano il territorio dal punto di vista morfologico e cromatico. Il principale obiettivo sul parco, dunque, è quello di permettere e facilitare accesso e fruizione, senza imporsi sul sito, ma permettendo, al contempo, la leggibilità d’insieme e senza alterarne la natura, la continuità vegetale ed il carattere dei cambiamenti stagionali.
Il Parco, per le sue caratterizzazioni, sarà, pertanto, uno scrigno didattico ed esperienziale che si presta, in effetti, allo studio di molti argomenti. L’area di progetto, tuttavia, non presenta limitazioni naturali morfologiche, ma vincoli dovuti al disegno, alla dimensione e alla conformazione del lotto.
La compattezza esteriore della fabbrica, inoltre, viene interrotta dal vuoto dell’ingresso e mitigata da una copertura a falde di varie inclinazioni. Il movimento imposto dal tetto, perciò, regala alla scuola un aspetto familiare e riconoscibile. Un volume stereometrico che – in modo quasi passivo – fa derivare la sua geometria da quella del lotto, generando, in tal modo, una distribuzione degli spazi studiata ad hoc per valorizzare la suddetta inibizione. I contorni della pianta, quindi, sembrano così generati automaticamente, seguendo l’andamento dei confini del terreno. La distribuzione planimetrica, infine, è caratterizzata da una netta distinzione tra gli spazi collettivi, tutti posti a nord, e le aule rivolte a sud. L’auditorium, con il suo grande spazio vuoto, diventa, quindi, il polo intorno a cui si distribuiscono le altre funzioni.