✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma.

Commerciale, Roma, Italia 2020

Commerciale, Pitigliano, Italia 2016-2018. Realizzato

Realizzato. Riqualificazione del punto vendita e nuovo ingresso della Cantina Sociale di Pitigliano. Il complesso della cantina ha un valore strategico per la città di Pitigliano. L’intervento ha saputo reinterpretare gli spazi con una visione contemporanea, rimodulando la struttura per adattarla alle nuove esigenze senza snaturarne l’essenza. Tra gli elementi più significativi di questa trasformazione, spicca l’introduzione di una pensilina a sbalzo inclinata, realizzata in lastre di Corten pressopiegate e perforate. Questa struttura audace, ma al contempo elegante, accompagna il visitatore verso l’ingresso del punto vendita con un invito discreto, ma incisivo. L’atmosfera che si crea è al tempo stesso accogliente e iconica, un passaggio visivo che con armonia suggerisce la fusione tra l’antico e il nuovo.
Il nuovo punto vendita, collocato nella parte terminale di un edificio industriale un tempo adibito a deposito, affaccia con grande forza e carattere sull’ingresso del complesso. Nonostante l’edificio originario presentasse una qualità architettonica sobria e lineare, l’intervento ha saputo infondere nuova vita e dignità a questo spazio, elevandone il valore estetico e funzionale. La facciata esterna è ora rivestita in acciaio Corten, un materiale che, con la sua texture ruvida e calda, racconta l’anima profonda della Maremma, la sua terra, il suo carattere.
All’interno, lo stesso rivestimento si estende a coprire anche il soffitto, creando una continuità visiva che trasforma ogni angolo in un ambiente coeso. L’illuminazione e il sistema di condizionamento sono sapientemente integrati, in una fusione perfetta tra forma e funzione, per garantire il massimo comfort e l’armonia spaziale. La nuova pavimentazione in resina, inoltre, facilita il posizionamento libero degli arredi e delle pareti che delimitano il nuovo punto vendita. Quest’ultimo si apre all’esterno attraverso una grande vetrata, che permette di percepire in modo immediato e diretto i prodotti in vendita all’interno.

Pubblicato su: The Plan, Numero speciale ‘Architettura Italiana’, n°121, aprile 2020; Rivista internazionale, ME°, Hungarian architecture, n°107, aprile 2019. Menzione speciale ‘Retail – The Plan Award’, anno 2020.

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