✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma.

Mercato Rionale San Giovanni di Dio

Commerciale, Roma, Italia 2020

Commerciale, Pitigliano, Italia 2016-2018

Commerciale, Ferrara, Italia 2015-2016

Concorso di progettazione | 4° Premio. Realizzazione del nuovo mercato rionale San Giovanni di Dio a Roma. Tra i luoghi del nostro vivere quotidiano la città, il mercato, da sempre simbolo della quotidianità urbana, richiede un’attenzione particolare in vista di una sua futura trasformazione rispetto all’assetto attuale, il quale di fatto continua a basarsi sull’aspetto commerciale, il cui fine principale è quello della vendita. L’aspetto importante da considerare, però, è che il mercato non rappresenta semplicemente un luogo di vendita di prodotti e merci, bensì qualcosa di più profondo e incontrollabile.
Il mercato rionale è il luogo di scambio per eccellenza, di cultura popolare, di tradizione orale, un luogo inclusivo che, gravitando attorno alle persone che lo vivono, diventa punto di riferimento per i quartieri e per la città stessa. Rappresenta dunque un rituale giornaliero, un continuo mutamento di odori, di colori e di profumi.
È un luogo che deve, o comunque dovrebbe, porsi con ampia apertura nei confronti della città, in quanto elemento fondamentale della vita urbana dei cittadini prima ancora di concretizzarsi in elemento tipologico-architettonico che impone la sua presenza all’interno del contesto costruito esistente. Questi aspetti rappresentano l’animo fondante del mercato e, al tempo stesso, la sua intrinseca fragilità. In un intervento di trasformazione come quello di Piazza San Giovanni di Dio, le intenzioni progettuali proposte gravitano attorno a queste considerazioni preliminari portando a delineare  un luogo che, calato nella realtà storica e culturale romana, sia aperto, flessibile e che trovi negli stalli di vendita la meta ma che, di fatto, rappresenti uno spazio dinamico ed eterogeneo nel quale poter vivere, oltre alla funzione di vendita-acquisto delle merci, nuove esperienze sociali, definendo in questo modo un nuovo modo di fare mercato.

✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma.

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