✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma.

TEAM*2024

Simone Braschi
Chiara Finizza
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Francesca Cosentino
Emanuela Bruno
Arianna Trani
Gianluca Poggi
Delia Di Primo
Francesca Porcelli
Nicole Di Battista
Giorgio Lana
Davide Filipi

TEAM*2023

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Francesca Cosentino
Lorenzo Fantino
Francesco Casula
Emanuela Bruno
Arianna Trani
Gianluca Poggi
Delia Di Primo
Francesca Porcelli
Nicole Di Battista

TEAM*2022

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Francesca Cosentino
Lorenzo Fantino
Lorenzo Lucchiari
Matteo Cibelli
Laura Billy
Simona Ferrioli

TEAM*2021

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Filippo Ferraro
Altea Panebianco
Francesca Cosentino
Carmelo Gagliano
Lorenzo Fantino
Lorenzo Lucchiari
Antonio Verni
Matteo Cibelli

TEAM*2020

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Sixin Liang
Alessandro Argentesi
Giorgio Scanelli
Filippo Ferraro
Altea Panebianco
Francesca Cosentino
Milena Petkovic
Gaia Rita Grespan
Carmelo Gagliano

TEAM*2019

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Sixin Liang
Altea Panebianco
Lorenzo Fantino
Valentina Mondini

TEAM*2018

Simone Braschi
Chiara Finizza
Sixin Liang
Nadia Piton
Stefano Zanetti
Lorenzo Fantino

TEAM*2017

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Stefano Zanetti
Alessandro Ballarin

TEAM*2016

Simone Braschi
Chiara Finizza
Alessandro Ballarin
Pietro Pecovela
Enrico Redetti
Maria Giulia Milani

L’attività dello studio, con una struttura orizzontale e non verticistica, si svolge quasi esclusivamente nel campo delle opere pubbliche e principalmente attraverso i concorsi di architettura. È la dimensione pubblica, collettiva e relazionale dell’architettura oggetto delle riflessioni intorno al progetto. L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. Ad un certo punto, e senza uno sforzo in questa direzione, i progetti prendono “una certa forma” nella misura in cui “la forma è contenuto sedimentato” (Theodor W. Adorno) ovvero risultato di un processo di sedimentazione di tutte le azioni che tutti gli attori devono mettere in campo per la sua buona riuscita. Una costante attenzione e cura dei processi relazionali che costruiscono il senso del progetto. L’essenza della tecnica non è dentro di essa ma fuori e prima di questa. Nessun atto demiurgico, non esistono belle o brutte architetture, ma solo quelle che hanno o non hanno senso.

Legale Rappresentante e Direttore Tecnico della Società. Legale Rappresentante e Direttore Tecnico della Società. E’ inoltre Professore di progettazione a tempo definito presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara già fondatore nel 1990 di n! studio di architettura a Roma, e nel periodo 2011-2014 insieme a Paolo Rossi come Responsabile di 3TI LAB, settore Architettura di 3TI Progetti Italia Società di Ingegneria con sede principale a Roma. Nella più che trentennale attività di progettazione numerosi i concorsi nazionali ed internazionali premiati e vinti, e quindi realizzati o in corso di realizzazione e pubblicati su libri e riviste. Professore di progettazione presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara (dal 1998) dove, come relatore di tesi ha laureato circa più di 150, oggi, giovani architetti; è inoltre nel collegio dei docenti del Dottorato in Architettura Teorie e Progetto alla Sapienza di Roma. Dal 2022 è coordinatore e docente del Master in Restauro, Recupero e Valorizzazione dell’Architettura congiunto tra UNIFE e Polis University di Tirana. Ha tenuto lezioni e seminari presso le principali scuole di architettura italiane ed internazionali tra cui L’Ecole Politecnique a Losanna, la Sorbona di Parigi, la Cornell University of Roma, IOWA University of Rome, Facoltà di Ascoli, Napoli e Pescara, la Scuola di Architettura di Venezia, l’Università di Tirana, Bucarest e Pecs (Ungheria) l’Università Tongji di Shanghai, la Royal Academy di Londra.

L’attività dello studio, con una struttura orizzontale e non verticistica, si svolge quasi esclusivamente nel campo delle opere pubbliche e principalmente attraverso i concorsi di architettura. È la dimensione pubblica, collettiva e relazionale dell’architettura oggetto delle riflessioni intorno al progetto. L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. Ad un certo punto, e senza uno sforzo in questa direzione, i progetti prendono “una certa forma” nella misura in cui “la forma è contenuto sedimentato” (Theodor Adorno) ovvero risultato di un processo di sedimentazione di tutte le azioni che tutti gli attori devono mettere in campo per la sua buona riuscita. Una costante attenzione e cura dei processi relazionali che costruiscono il senso del progetto. L’essenza della tecnica non è dentro di essa ma fuori e prima di questa. Nessun atto demiurgico, non esistono belle o brutte architetture, ma solo quelle che hanno o non hanno senso.

Legale Rappresentante e Direttore Tecnico della Società. E’ inoltre Professore di progettazione a tempo definito presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara già fondatore nel 1990 di n! studio di architettura a Roma, e nel periodo 2011-2014 insieme a Paolo Rossi come Responsabile di 3TI LAB, settore Architettura di 3TI Progetti Italia Società di Ingegneria con sede principale a Roma nonché dal 2018 al 2020 anche Direttore Tecnico in Mynd Ingegneria di Bologna. Nell’ormai venticinquennale attività di progettazione numerosi i concorsi nazionali ed internazionali premiati e vinti , e quindi realizzati o in corso di realizzazione. Professore di progettazione presso il Dipartimento di Architettura di Ferrara (dal 1998) è inoltre docente di museografia al MUSEC, Master universitario in Management dei Beni culturali dell’Università degli Studi di Ferrara. Ha tenuto lezioni e seminari presso le principali scuole di architettura italiane ed internazionali tra cui L’Ecole Politecnique a Losanna, la Sorbona di Parigi, la Cornell University of Roma, IOWA University of Rome, Facoltà di Ascoli, Napoli e Pescara, la Scuola di Architettura di Venezia, l’Università di Tirana, Bucarest e Pecs (Ungheria) l’Università Tongji di Shanghai, la Royal Academy di Londra.

TEAM*2024

Simone Braschi
Chiara Finizza
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Francesca Cosentino
Emanuela Bruno
Arianna Trani
Gianluca Poggi
Delia Di Primo
Francesca Porcelli
Nicole Di Battista

TEAM*2023

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Francesca Cosentino
Lorenzo Fantino
Francesco Casula
Emanuela Bruno
Arianna Trani
Gianluca Poggi
Delia Di Primo
Francesca Porcelli
Nicole Di Battista

TEAM*2022

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Francesca Cosentino
Lorenzo Fantino
Lorenzo Lucchiari
Matteo Cibelli
Laura Billy
Simona Ferrioli

TEAM*2021

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Alessandro Argentesi
Filippo Ferraro
Altea Panebianco
Francesca Cosentino
Carmelo Gagliano
Lorenzo Fantino
Lorenzo Lucchiari
Antonio Verni
Matteo Cibelli

TEAM*2020

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Sixin Liang
Alessandro Argentesi
Giorgio Scanelli
Filippo Ferraro
Altea Panebianco
Francesca Cosentino
Milena Petkovic
Gaia Rita Grespan
Carmelo Gagliano

TEAM*2019

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Michele Croce
Sixin Liang
Altea Panebianco
Lorenzo Fantino
Valentina Mondini

TEAM*2018

Simone Braschi
Chiara Finizza
Sixin Liang
Nadia Piton
Stefano Zanetti
Lorenzo Fantino

TEAM*2017

Simone Braschi
Chiara Finizza
Nadia Piton
Stefano Zanetti
Alessandro Ballarin

TEAM*2016

Simone Braschi
Chiara Finizza
Alessandro Ballarin
Pietro Pecovela
Enrico Redetti
Maria Giulia Milani

✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma.