✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma. ✱ L’intreccio tra le autobiografie dei suoi componenti, stabili e transitori, ed i contesti, non solo fisici ma anche umani, è volto a generare un processo di ricerca del senso del progetto piuttosto che della sua forma.

Piazza Falcone-Borsellino

Paesaggio, Monastir, Italia 2018-2023

Paesaggio, Montà d’Alba, Italia 2021-2024

Paesaggio, Agrigento, Italia 2022

Paesaggio, Quartucciu, Italia 2021

Paesaggio, Latina, Italia 2021

Paesaggio, Carrara, Italia 2020

Paesaggio, Valli Marecchia e Conca, Italia 2020

Paesaggio, Oristano, Italia 2020

Paesaggio, Cattolica, Italia 2020

Paesaggio, L'Aquila, Italia 2020

Paesaggio, Aosta, Italia 2020

Paesaggio, Bologna, Italia 2020

Paesaggio, Monastir, Italia 2018-2023

Paesaggio, Masone, Italia 2024

Paesaggio, Roma, Italia 2024

Paesaggio, Gorgonzola, Italia 2024

Paesaggio, Gorgonzola, Italia 2024

Concorso di progettazione. Restauro e conservazione del Teatro Greco di Eraclea Minoa nel Parco Valle dei Templi ad Agrigento. L’intervento prevede un’organizzazione dell’intera area archeologica, con la sistemazione dapprima dell’ingresso all’area archeologica e conseguentemente dei percorsi di accessibilità ai resti, oltreché della copertura per il teatro greco e delle domus romane. La nuova configurazione della zona di accesso include la riconfigurazione dei servizi per i visitatori e il nuovo spazio dell’antiquarium che si presenta come un volume addossato a un dislivello esistente, capace di non alterare il contesto.
I collegamenti sono disposti lungo lo schema ippodameo dell’antico abitato e pensati come una trama in grado di relazionare le diverse parti dell’area. Il tema della protezione dei resti del teatro ha richiesto invece un approccio dapprima archeologico e tecnico; contestualmente un’attenzione prettamente architettonica riguardante il rapporto tra il teatro e il paesaggio, nonché le esigenze di fruizione e accessibilità. La copertura è sospesa su di una serie di strutture tensegrity la cui geometria origina dalle proiezioni quadridimensionali dei lati dell’eseratto.

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